“Uomini e robot, saremo amici? Interessante convegno di robotica per gli studenti dell’Istituto “Elio Vittorini”

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(Articolo di Kassandra Castro 5a B)

Lentini. Si è svolto nei giorni scorsi presso l’Auditorium del Polivalente, un seminario di robotica rivolto a tutte le classi quarte del liceo “Elio Vittorini” presentato da Giovanni Muscato, docente del Dipartimento di Ingegneria Elettrica, Elettronica e Informatica dell’Università di Catania e dal dr. Daniele Lombardo, CEO di Behaviour Labs. A rendere possibile l’evento è stato l’indispensabile contributo del professore Antonino Russo, insegnante dell’istituto, che è stato il mediatore di questa attività. A introdurre i lavori il Dirigente Scolastico dell’Istituto professore Vincenzo Pappalardo.

“Uomini e robot, saremo amici? il problema di base è questo” – dice il professore Muscato, professore ordinario di Controlli automatici e Robotica, egli coordina il team dell’Ateneo di Catania selezionato tra i partecipanti alla gara internazionale di robotica, organizzata da Khalifa University di Abu Dhabi e che si svolgerà nel prossimo mese di marzo.

Il robot è una macchina, un oggetto che tende a sostituire e a semplificare le azioni dell’uomo; nel farlo si possono creare diversi contrasti tra uomo e macchina, poiché ne deriva la cosidetta “perdita del lavoro”. Il robot spesso viene visto come una figura nemica dell’uomo anche a causa di film che li fanno apparire tali. Ma la robotica in realtà cos’è? Essa è principalmente industriale, cioè diversi robot vengono utilizzati nelle industrie per la creazione di altri materiali, come i cellulari. Esiste anche la robotica di servizio, ne sono esempi chiari l’aspirapolvere, la lavastoviglie. La robotica di servizio ha raggiunto livelli altissimi, un’applicazione comune di questo settore è determinata dalle esplorazioni spaziali tramite robot comandati a distanza; ciò permette un costo minore delle spedizioni e soprattutto la sicurezza di non rischiare vite umane. Altra applicazione per i robot, medicina e chirurgia, oggi i robot sono sempre più utilizzati per operazioni chirurgiche; laddove l’uomo ha difficoltà o dove la precisione richiesta è maggiore rispetto alle capacità umane, è il robot ad intervenire, fornendo un servizio preciso e più sicuro. Più di 3 milioni di pazienti sono stati operati dai robot. Il mercato della robotica di servizio è un mercato in crescita, ciò significa che i robot sono sempre più vicini a noi e che quindi in futuro saranno parte integrante, se non indispensabile, della nostra vita. I robot possono essere nostri amici, poiché ci offrono tanti servizi utili e anche vitali, come nel caso del robot utilizzato per scopi chirurgici, ma possono essere anche nostri nemici perché causano disoccupazione, perché vengono utilizzati per scopi militari.

Dopo aver introdotto la robotica e le sue applicazioni, il professore Muscato ha parlato delle varie competizioni che si svolgono all’università, competizioni che si svolgono ogni anno per gli studenti universitari, ma visto il particolare interesse suscitato dagli studenti delle superiori, a partire dal 2006 si svolgono gare anche per gli studenti delle scuole superiori e sono chiamate “minirobot”. Ogni competizione ha un tema, che varia di anno in anno (robot bibliotecario, robot pompiere ecc.).

Dopo aver invitato gli studenti a parteciparvi, ha preso la parola il dr. Daniele Lombardo, che ha illustrato il progetto di Behaviour Labs. Behaviour Labs è una startup innovativa con sede a Catania, creata nel 2012 per “dare un’anima” a robot umanoidi; lo scopo è infatti che automi e uomini possano convivere armoniosamente nel nome dell’utilità reciproca tramite soluzioni di edutainment.

Robot che, tramite espressioni facciali e movimenti studiati, aiutano i bambini affetti da autismo a concentrarsi e ad esprimere se stessi. Il dr. Lombardo ci ha spiegato come un bambino affetto da autismo si senta più a suo agio con una macchina, un oggetto, piuttosto che una persona, poiché l’oggetto è prevedibile, invece l’uomo no. Ciò ha portato all’umanizzazione del robot. Ne è un chiaro esempio quello di un bambino affetto da autismo che lo rendeva iperattivo, incapace di concentrarsi in qualcosa per troppo tempo, a lui è stato presentato un robot che ha catturato la sua attenzione per ben 45 minuti. Il padre del bambino ha affermato di non averlo mai visto così concentrato su qualcosa.  Alla domanda “Come pensa possa reagire l’uomo quando il robot lo sostituirà, privandolo del lavoro?” il dr. Lombardo risponde che il progresso non può essere fermato, poiché se da un lato toglie il lavoro dall’altro lato crea tantissimi posti di lavoro. Uno studente ha espresso la sua opinione “penso che la robotica sarà il nostro futuro, nonostante gli aspetti negativi ha migliorato la vita a tutti noi.”

Kassandra Castro 5a B Liceo Scientifico

Team di Redazione

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